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  • Immagine del redattoreGiada Mirizio

OPERA L'ULTIMO VIAGGIO


L'ULTIMO VIAGGIO

Olio, foglia argento, collage di giornale, metallo e candele su tela

50x50 cm

Che cosa spinge tantissime persone a rischiare la vita, affrontare viaggi impensabili a piedi nel deserto per centinaia di chilometri e pagare un viaggio con i risparmi di una vita? Il viaggio più caro di tutti, no ,non è in prima classe, non è neanche in un lussuoso yatch, il viaggio più caro è quello che si paga con la vita. Le rondini, le anatre, tutti i migratori sono spinti dall’istinto e dalla natura a partire, l’uomo è l’unico essere vivente che parte a causa del male e se lo fa per fame è sempre comunque per quel bisogno che è generato dal male stesso, dalle ingiustizie, dalle guerre… e poi ci arriva prima o poi su quella spiaggia e guarda l’orizzonte immaginando chissà quale vita migliore, come se sull’altra sponda non ci fosse già ad attenderlo altri uomini pronti a lucrare sull’arrivo, “per chi ci arriva”.. Ma cosa pensa quando ha ancora un piede sulla spiaggia e uno già in quella carretta del mare? Cosa pensa quando la pressione e il sudore di tutte quelle carni strette come in un banco da macello si fondono e si disperdono nell’acqua salata, come un sollievo che in un modo o nell’altro porterà ad un mondo migliore. Lungo le strade della cara vecchia Europa o verso l’infinito, accompagnati da una fioca luce, verso l’ultimo viaggio.


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